Una recente ricerca pubblicata sulla rivista “eNeuro” ha rivelato che il cambiamento delle priorità delle neomamma, ovvero il mettere in cima a tutte le esigenze il neonato, è una necessità fisiologica e non un semplice cambiamento comportamentale.
Prendere decisioni richiede un filtraggio della corteccia prefrontale mediale e la repressione di più flussi di informazioni. Ciò vuol dire che prendere una decisione comporta scegliere tra diversi stimoli contrastanti.
Lo studio sopracitato si è concentrato sulla scelta delle madri tra le droghe e le necessità del neonato.
Gli scienziati hanno stimato che in condizioni naturali il 40% dei ratti preferiva trascorrere del tempo in una stanza associata alla cocaina, il 40% preferiva una stanza associata al proprio cucciolo e il 20% preferiva una neutra.
Per dimostrare la teoria della scelta prioritaria verso neonati, gli studiosi hanno disattivato diverse regioni delle cortecce prefrontali dei topi con un anestetico locale e testato la loro preferenza per i propri cuccioli o la cocaina. È emerso che inattivando la corteccia infralimbica dei ratti, il 78% degli animali ha preferito la stanza della cocaina e nessuno ha scelto la stanza dei cuccioli, inattivando la corteccia prelimbica il 71% dei ratti preferiva la stanza dei cuccioli e nessuno sceglieva la stanza della cocaina.
Si è concluso che durante la maternità, il cervello predilige tra i vari stimoli quelli della corteccia infralimbica, dando così priorità alla prole.