Si parla tanto dei benefici dell’allattamento per il bimbo, ma in pochi sanno che favorisce numerosi vantaggi anche alla mamma. Infatti, l’allattamento permette un assestamento più rapido dell’utero e aiuta a perdere peso più velocemente dopo il parto.
Ma la grande novità arriva da un studio condotto dal Brigham and Women’s Hospital a Boston, secondo il quale l’allattamento riduce il rischio di endometriosi. In particolare, ogni tre mesi di allattamento materno in più si è registrato un calo dell’8% della probabilità che in seguito si presenti questa patologia.
Lo studio è stato condotto su 72mila donne che hanno avuto una o più gravidanze; monitorate per oltre 20 anni e tenendo conto di diversi fattori come la durata dell’allattamento e l’amenorrea della madre.
L’American Academy of Pediatrics raccomanda l’allattamento per il primo anno di vita del bambino di cui i primi sei mesi in maniera esclusiva.
Le donne che complessivamente durante la loro vita hanno allattato per 36 mesi o più, hanno in media ricevuto molte meno diagnosi di endometriosi.
Il merito di questo risultato è da attribuirsi in parte alla durata dell’amenorrea e in parte all’allattamento che modifica la produzione di numerosi ormoni femminili, fra cui ossitocina ed estrogeni che giocano un ruolo anche nello sviluppo dell’endometriosi: dunque, questo potrebbe essere il ponte di collegamento fra l’allattamento e la minore incidenza della malattia ginecologica.