L’eterocromia è una caratteristica in cui l’iride di un occhio ha un colore diverso dall’iride dell’altro occhio.
Il motivo di tale manifestazione è da attribuire alla diversa quantità di melanina nei due occhi: l’iride in cui il pigmento è più concentrato appare tendente al marrone, mentre l’altro risulta più chiaro.
L’eterocromia può manifestarsi già alla nascita è quindi essere congenita, oppure verificarsi in seguito a particolari eventi e patologie (traumi, reazioni avverse ad alcuni farmaci e malattie oculari) in questo caso si parla di eterocromia acquisita.
Normalmente, le due iridi di un individuo sono dello stesso colore. Nell’eterocromia, l’occhio può essere iperpigmentato (più scuro o ipercromico) o ipopigmentato (più leggero o ipocromico) rispetto all’altro.
L’eterocromia viene definita completa (o totale) quando la variazione di colore tra un’iride e l’altra è netta oppure è detta parziale (o settoriale) quando solo una parte o le metà dell’iride hanno un colore diverso dal resto dello stesso occhio.
L’eterocromia si riscontra raramente negli esseri umani (interessa circa l’1% della popolazione), mentre è piuttosto comune negli animali, specie in cani, gatti e cavalli.
Di per sé, l’eterocromia non rappresenta un rischio per la salute, quindi non sarebbe necessario alcun trattamento. Tuttavia, se c’è un improvviso cambiamento nel colore di uno o di entrambi gli occhi, è importante consultare un medico oculista.