La Dott.ssa Giovanna Ferrante, presidente della Fondazione Renata Quattropani Onlus spiega il progetto di medical coaching che da tre anni, la fondazione offre gratuitamente nei reparti di oncoematologia: “Siamo i primi in Italia a sperimentare e promuovere questo servizio per pazienti onco-ematologici cronici e per i loro familiari. E siamo soddisfatti delle ricadute positive che questa attività ha sui pazienti e sui loro caregiver che rispondono con grande entusiasmo”.
La Dott.ssa Ferrante continua: “Il medical coaching non è un servizio di psicologia ma un metodo che mira alla salute interiore dei pazienti affetti da una patologia onco-ematologica cronica e del familiare che si occupa di loro”.
Il progetto prevede un affiancamento del paziente della durata di sei mesi, con due riunioni mensili della durata di un paio d’ore ognuna e può coinvolgere anche i parenti (in genere coniugi). Dopo i primi sei mesi di corso, per altri 6 mesi i coach rispondono telefonicamente o incontrano personalmente chi lo richiede.
Il programma prevede tre fasi principali: la prima è quella dell’assunzione di consapevolezza: il paziente deve diventare consapevole che lui può continuare a lavorare, a fare sport e tutto ciò che faceva prima della diagnosi.
La seconda fase è l’assunzione di responsabilità individuale. Il paziente deve rimaner lui stesso protagonista della sua vita. In ambito oncologico molti pazienti tendono ad abbandonare le cure e a farsi guidare dal care giver. Le responsabilità invece devono servire a motivare il paziente stesso, pertanto deve imparare a gestire le proprie azioni.
Il terzo passo è l’azione. Ogni paziente sceglie un obiettivo positivo personale da raggiungere, che non è legato alla malattia. Roberto Assente coach professionista spiega: “La malattia certo non aumenta la felicità e o migliora la vita. Però se la s’incontra può rappresentare un elemento scatenante, un punto di rottura, una sorta di occasione per far emergere potenzialità, per trasformarle in talenti e magari per imparare ad allenarli questi talenti”.