L’istituto Max Planck per lo sviluppo umano ha svolto una ricerca per individuare il motivo per cui alcune persone diventano ‘rivoluzionarie’ nel campo della politica o della scienza.
Lo studio, pubblicato su Pnas, ha dimostrato che non esiste alcuna relazione tra l’ordine di nascita e la propensione al rischio individuale a differenza di ciò che sosteneva lo scienziato Frank Sulloway che sosteneva che i fratelli minori sono statisticamente più propensi a intraprendere queste rotte.
La teoria si basava sull’idea che i fratelli più piccoli devono lottare per ottenere la stessa attenzione che i primogeniti hanno dai genitori e ciò li porterebbe a correre rischi che plasmano la personalità.
Il nuovo studio ha rivisitato la teoria Sulloway e ha esaminato i dati di un sondaggio in Germania, Soep, su 30.000 persone ogni anno interpellate su vari argomenti ed è emerso che le risposte dei primogeniti sono state confrontate con quelle dei fratelli più piccoli e nel 96% dei casi non è stata trovata alcuna relazione tra l’ordine di nascita e la propensione al rischio.
Tomás Lejarraga, autore principale dello studio ha dichiarato: “Abbiamo consultato i libri di storia per vedere se la scelta di diventare un esploratore o un rivoluzionario dipendesse dall’ordine di ma non abbiamo trovato modelli statistici”.