Un nuovo studio spagnolo pubblicato sulla rivista Environmental Health Perspectives ha dimostrato che l’esposizione all’inquinamento durante la gravidanza influenza negativamente lo sviluppo del bambino e le sue capacità cognitive.
Lo studio ha reclutato 2.221 bambini con età compresa tra i 7 e i 10 anni. Attraverso diversi test computerizzati sono state valutate le loro abilità cognitive inoltre è stata stimata la loro esposizione sia durante la gravidanza che durante l’infanzia.
È emerso che i bambini che erano stati esposti al PM2.5 già in pancia e anche successivamente fino al compimento dei sette anni di età erano maggiormente riconducibili a una riduzione nei punteggi della memoria di lavoro.
Un altro fattore che influenza la riduzione della memoria successiva a una prolungata esposizione a PM2,5 è quello ormonale. Infatti nei ragazzi è molto più accentuata mentre le ragazze avevano un risultato migliore nei test di valutazione sulle loro capacità cognitive.
Gli autori dello studio spiegano: “Una maggiore esposizione al particolato è risultata associata anche a una riduzione dell’attenzione esecutiva sia nei ragazzi che nelle ragazze. ciò coinvolge forme di attenzione di alto livello, come il rilevamento e la risoluzione di conflitti tra opzioni e risposte, il rilevamento di errori e la regolazione di pensieri e sentimenti”.