Le aritmie cardiache sono molto frequenti sia nella popolazione sana che nei pazienti affetti da malattie cardiovascolari.
Tra queste, la fibrillazione atriale, che interessa circa un terzo di tutti i ricoveri ospedalieri per aritmia, aumenta il rischio di ictus ischemico e di embolia arteriosa sistemica, con un’incidenza annuale del 1,92% e dello 0,24%, rispettivamente.
L’Holter è al momento uno dei sistemi più comuni di monitoraggio non invasivi del ritmo cardiaco nelle 24 ore.
Tuttavia, esso presenta alcuni limiti, tra cui le dimensioni, la registrazione in tempi prefissati e il ritardo nelle diagnosi.
Uno studio condotto presso la Nanjing Medical University, in Cina, ha testato la sensibilità e la specificità di H3-ECG, un nuovo dispositivo indossabile sviluppato dal Wearable Heart-Sleep-Emotion Intelligent Monitoring Lab della Southeast University per il rilevamento in remoto e in tempo reale di eventi cardiaci fino a 72 ore, confrontandolo in sincrono sullo stesso paziente con un sistema Holter tradizionale. Il dispositivo H3-ECG si basa su una piattaforma ECG in cloud e su un sistema di supporto esperto. I risultati dello studio non hanno evidenziato differenze significative tra i due sistemi di rilevamento in riferimento a frequenza cardiaca, battiti atriali prematuri e battiti ventricolari prematuri. Sensibilità e specificità di cattura degli eventi e di rilevazione degli eventi cardiaci in remoto in automatico sono stati superiori al 93% per i diversi parametri.
Pertanto, tale dispositivo può essere utilizzato per l’auto-monitoraggio e per la gestione in remoto dei pazienti affetti da aritmia sotto la supervisione medica.
Per approfondire: http://www.jbr-pub.org.cn/article/doi/10.7555/JBR.34.20200074